Tutto quello che avreste voluto sapere sulla storia* (*ma non avete mai osato chiedere)

Trivia storici un po' a caso.

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    A grande richiesta (?) apro questo topic in cui in maniera assolutamente casuale e a intervalli di tempo che varieranno a seconda del mio umore, scriverò varie informazioni di natura storica di cui, in tutta franchezza, potreste tranquillamente fare a meno.
    "Ma Sage, quello che dici tu posso trovarlo su Google, a che serve questo topic?"
    Verissimo, ma io, a differenza di Google, sono antidemocratico. Invece di fare come lui, aspettando che siate voi a cercare, vi ficcherò le informazioni in gola a forza, che lo vogliate oppure no.

    In onore di Elle, oggi i trivia riguardano lei:

    tenor

    Il 21 Marzo 1926, nasce, nella ridente (?) Mayfair, Elizabeth Alexandra Mary Windsor, Principessa di York, figlia dei Duchi di York, oggi nota come Elisabetta II, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri Reami del Commonwealth (che sono, a oggi: Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giamaica, Barbados, Bahamas , Grenada, Papua Nuova Guinea, Isole Salomone, Tuvalu, St. Lucia, St. Vincent e Grenadine, Belize, Antigua e Barbuda , St. Kitts e Nevis) , Signora dell'Isola di Man e sovrana di Jersey e Guernsey.
    L'attuale sovrana non era destinata al trono, ma divenne la diretta erede quando suo zio, Edoardo VIII, abdicò in favore del fratello, il padre di Elisabetta, Giorgio VI.
    Salita al trono il 6 Febbraio del 1952, durante il suo regno ha dovuto affrontare innumerevoli vicissitudini, il delicato passaggio dall'Impero Britannico al Commonwealth delle Nazioni, la decolonizzazione, l'indipendentismo Irlandese, la Guerra Fredda, la Guerra delle Falklands, la perdita di popolarità e gli scandali che investirono la Corona negli anni 90, la morte di Lady Diana, l'impegno militare in Medio Oriente e adesso, chi segue un po' lo saprà, i nuovi scandali che coinvolgono il nipote Henry e la moglie Meghan Markle.
    Elisabetta II è una vera e propria Regina dei record. Nel 2007 è diventata il regnante più longevo della Gran Bretagna, superando, ormai di parecchio, la Regina Vittoria. Nel 2015 ha superato un altro record della Regina Vittoria, il suo regno è infatti diventato il più lungo della storia della Gran Bretagna. Sempre nel 2015 è diventata la monarca vivente più anziana del mondo, nel 2016 il capo di stato in carica che detiene la posizione da più tempo al mondo, nel 2017 il capo di stato in carica più anziana del pianeta.
    Oggi compie la bellezza di 94 anni e, visto che ha detto più volte di non avere alcuna intenzione di abdicare, se dovesse sopravvivere fino al 2024 diventerebbe la monarca che ha regnato più a lungo nella storia dell'umanità, superando Luigi XIV che è attualmente il primo della lista, con i suoi 72 anni e 110 giorni di regno.
    Dio salvi la Regina!
     
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    "Ma Sage, quello che dici tu posso trovarlo su Google, a che serve questo topic?"
    Verissimo, ma io, a differenza di Google, sono antidemocratico. Invece di fare come lui, aspettando che siate voi a cercare, vi ficcherò le informazioni in gola a forza, che lo vogliate oppure no.

    AHAHAAHAHAHHAHA STO MORENDO

    CITAZIONE
    In onore di Elle, oggi i trivia riguardano lei:

    Ma in mio onore perchè di viola vestita? o perchè sono io una queen? AHAHAHAHAH

    Comunque adoro già questo topic, alcune cose le sapevo. Nel senso si sa che la regina non è giovanissima e che governa da un saaaacccooo di anni, ma che avesse così tanti record non lo sapevo.
    Chissà se davvero riuscirà a superare Luigi XIV
     
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    CITAZIONE (High @ 22/3/2021, 11:37) 
    Ma in mio onore perchè di viola vestita? o perchè sono io una queen? AHAHAHAHAH

    Both u.u

    Ma visto che oggi è la giornata di Adam Kadmon, il post di oggi è dedicato a lui e a tutti quelli che guardavano Mistero.


    Il 22 Marzo 1312, durante il Concilio di Vienne, Papa Clemente V comunica il contenuto della sua ultima Bolla, "Vox in excelso" con la quale scioglie formalmente l'Ordine dei Pauperes commilitones Christi templique Salomonis, meglio noti come Cavalieri Templari, revocandone i privilegi e i mandati conferiti loro dalla Chiesa nei secoli precedenti.

    Ma andiamo con ordine.

    A seguito della Prima Crociata e la fondazione del Regno di Gerusalemme, si scatenò un pellegrinaggio selvaggio in Terra Santa e nacque il problema di come poter difendere le conquiste e i pellegrini visto che il nuovo regno si trovava in pieno territorio musulmano. Un cavaliere, forse reduce proprio della crociata, tale Hugues de Payns, ebbe l'idea di fondare, insieme ad altri, un Ordine cavalleresco che rimanesse a Gerusalemme proprio per questo scopo. Ma non un Ordine qualunque, bensì un Ordine monastico, una cosa che fino a quel tempo non si era mai vista. Era assolutamente vietato infatti, per chi facesse parte della Chiesa, impugnare le armi e uccidere.
    Ebbero aiuto in questo dal più grande paraculo del tempo, il teologo Bernardo di Chiaravalle (Dottore e Padre della Chiesa vorrei far notare) che si inventò un cavillo fantastico per consentire un simile scempio della morale cristiana, piegandola alla convenienza politica.
    Nel suo "De laude novae militiae ad Milites Templi" l'illustre abate scrisse che, seppure rimanesse peccato mortale per un cristiano uccidere un uomo, eretici e infedeli non erano solo uomini, rappresentavano il Male. Di conseguenza, ucciderne uno non era considerabile "omicidio" bensì "malicidio" (non sto scherzando il termine è questo). Quindi, per citare le sue stesse parole «Il Cavaliere di Cristo uccide in piena coscienza e muore tranquillo: morendo si salva, uccidendo lavora per il Cristo». In pratica non solo è lecito uccidere i musulmani, vi beccate pure il paradiso se lo fate o se morite combattendo!

    Da allora in poi i Templari ebbero la strada spianata e divennero il primo Ordine monastico guerriero, il primo di molti.
    Il Papa li investì di molti privilegi, fra tutti i più importanti erano senz'altro la totale esenzione dalle tasse e il fatto che rispondessero soltanto alla sua autorità (rendendoli quindi completamente indipendenti da qualunque sovrano), il permesso di attraversare liberamente ogni confine.
    I Templari per altro, ci provavano a fare i monaci, dico sul serio, facevano persino voto di povertà. Però che volete farci, ogni cavaliere che richiedeva di entrare nei loro ranghi, donava all'Ordine i suoi possedimenti, che fosse denaro, terre, attività produttive o quant'altro. In pochissimo tempo l'Ordine divenne ricchissimo e, visto che la guerra permanente in Terra Santa costava un occhio, si espanse in Europa dove andava ad amministrare tutti i territori e i beni di chi li avesse donati loro per farli fruttare e accumulare ancora più denaro per autofinanziarsi. E non erano soltanto i nuovi membri a fare donazioni, c'era anche chi credeva di salvarsi l'anima donando soldi e facendo lasciti testamentari a chi difendeva la vera fede in Terra Santa. Ancora, molti dei signori feudali che pianificavano di andare a farsi una bella Crociata per passare il tempo, prevedendo di rimanere lontani da casa per anni, affidavano tutti i loro beni ai Templari affinché li gestissero in loro assenza. Inoltre, i prestiti. L'usura era condannata dalla Chiesa ma nessuno ci vide mai nulla di male che i Templari la praticassero con piccoli trucchetti burocratici (non chiedevano interessi ma detenevano i diritti di sfruttamento sui prodotti dei terreni ipotecati, quindi sostanzialmente guadagnavano lo stesso sui soldi prestati, sebbene "ufficiosamente").
    Per quasi due secoli furono una potenza con cui fare i conti, sia per i successi militari in Terra Santa, sia, soprattutto, per la ricchezza e l'efficientissimo sistema bancario che avevano istituito in Europa per finanziare i confratelli a Gerusalemme. Un vero stato dentro lo stato, finanziariamente e militarmente indipendente, che fu largamente tollerato e apprezzato fin quando la situazione in Terra Santa non precipitò.

    Persi definitivamente tutti i territori i Cavalieri Templari, che adesso avevano sede a Cipro e non più Gerusalemme, cominciavano a essere percepiti come un pericolo, in particolare da Filippo IV di Francia, detto il Bello perché... Doveva essere bello, immagino XD
    L'infingardo sovrano, ordinò infatti la più grande retata della storia, se così possiamo dire. Il 13 Ottobre 1307 i Templari in Francia cominciarono a essere arrestati simultaneamente un po' ovunque, con accuse infamanti a loro carico, tra cui blasfemia, sodomia, idolatria (Il sempre mitico Bafometto veniva venerato al posto di Cristo). I motivi per cui lo fece sono tanti e ogni tanto ciccia fuori qualche nuova teoria o interpretazione. Si dice che l'abbia fatto per sequestrarne i beni e rimpinguare le casse del regno di Francia che a quel tempo era poverissimo a seguito delle folli spese militari del padre, ma non è totalmente vero perché il Papa decise in seguito di redistribuire i beni dei Templari ad altri ordini simili. Si dice che l'abbia fatto per non pagare i debiti che il padre avrebbe contratto proprio coi Templari, ma anche questo probabilmente non è l'unico motivo. Sicuramente c'erano delle preoccupazioni di carattere politico militare. Da qualche tempo i Cavalieri Teutonici si erano dichiarati indipendenti creando un vero e proprio stato in Prussia e si temeva che i Templari, non avendo più luoghi dove guerreggiare, potessero fare altrettanto e i più grandi possedimenti dell'Ordine erano proprio in Francia dove avevano territori sterminati. Inoltre avevano da poco appoggiato un colpo di Stato a Cipro, deponendo il precedente sovrano, mettendone al suo posto un altro a loro più affine. Ma la spiegazione potrebbe inserirsi nell'alveo del conflitto che si era creato in quel tempo tra Filippo IV e Papa Bonifacio VIII. Il Re di Francia stava cercando in tutti i modi di far passare l'idea della dinastia dei Capetingi come i veri difensori della fede, investiti da Dio e per questo addirittura con una autorità superiore a quella del Papa, o comunque col dovere di proteggerlo idea e ruolo che in effetti i sovrani di Francia manterranno per secoli, si pensi solo all'aiuto che i francesi diedero al papato durante il risorgimento, per impedire che lo Stato Pontificio e Roma finissero nelle mani dei Savoia e diventassero parte del Regno d'Italia. E sciogliere il potentissimo Ordine, che rispondeva solo al Papa, era la mossa perfetta per assicurarsi questa sottomissione. E così si chiude il cerchio con il trivia iniziale.

    Morto Bonifacio VIII infatti, FIlippo riuscì a far eleggere Papa Clemente V, ex vescovo di Bordeaux, il quale, burattino sostanzialmente nelle sue mani, spostò la sede papale ad Avignone, dove rimarrà a lungo, sottomettendo la Chiesa ai Re di Francia. Tanto per capire il clima in cui si svolse il Concilio di Vienne, del quale la maggior parte dei membri erano contrari allo scioglimento dei Templari, basti pensare che due giorni prima della Bolla, il 20 Marzo, il Re con tutta la famiglia decise di farsi una passeggiata proprio a Vienne... Accompagnato da una scorta armata di migliaia di soldati, giusto per difesa personale.
    Insomma questo era il riassunto della nascita, l'ascesa e la fine dell'Ordine dei Templari, le cui vicende hanno ispirato tante teorie del complotto e videogiochi di dubbio gusto (ma indubbio successo, vero Assassin's Creed?).

    10418510-381097122041403-8450935865303595991-n



    PS: Il 22 Marzo 1841 venne brevettata la Maizena (l'amido di mais). Lo so non c'entra niente coi Templari ed è una notizia molto meno figa, ma visto che lo uso spesso nei dolci , il trivia ve lo beccate lo stesso XD
     
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    Apprezzo ahahahah

    Beh che dire per il resto, tipo mi stai rendendo la storia più interessante di quanto avessi mai pensato ahahaha
    e non sto scherzando.
    mi ha ucciso il : mitico bafometto.

    L'IMMAGINE AHAHAHAHA MORTA AHAHAHAHAH
    CITAZIONE
    Il 22 Marzo 1841 venne brevettata la Maizena (l'amido di mais). Lo so non c'entra niente coi Templari ed è una notizia molto meno figa, ma visto che lo uso spesso nei dolci , il trivia ve lo beccate lo stesso

    E' UN TRIVIA E LO APPREZZIAMO AHAHAH
     
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  5. key || ƒromheaven
     
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    CITAZIONE (Sage @ 22/3/2021, 20:31) 
    PS: Il 22 Marzo 1841 venne brevettata la Maizena (l'amido di mais). Lo so non c'entra niente coi Templari ed è una notizia molto meno figa, ma visto che lo uso spesso nei dolci , il trivia ve lo beccate lo stesso XD

    Questi due approvano!

    p.s.: solo a me è venuta voglia di fare un vampiro ex-templare che ora fa il banchiere ed è tirchissimo molto, molto avido?
     
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    CITAZIONE (key || ƒromheaven @ 24/3/2021, 09:36) 
    CITAZIONE (Sage @ 22/3/2021, 20:31) 
    PS: Il 22 Marzo 1841 venne brevettata la Maizena (l'amido di mais). Lo so non c'entra niente coi Templari ed è una notizia molto meno figa, ma visto che lo uso spesso nei dolci , il trivia ve lo beccate lo stesso XD

    Questi due approvano!

    p.s.: solo a me è venuta voglia di fare un vampiro ex-templare che ora fa il banchiere ed è tirchissimo molto, molto avido?

    MORTAH PER TUTTO AHAHAHAHAHAH

    Madonna vedi che finiremo tutti a fare daimon e vampiri o fae antichissimi con ste cose che ci da Sage come spunto
     
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    Mi fa piacere che la cosa vi stia piacendo XD In effetti la storia, se raccontata in maniera divertente, può essere davvero appassionante e interessante.
    Ecco perché a me piacciono molto le serie TV di ambientazione storica. Purtroppo queste hanno tutte un grosso difetto, cioè l'accuratezza dei fatti narrati è quantomeno "discutibile".
    E quindi quale modo migliore di imparare la storia divertendosi se non smontando completamente una delle serie più di successo degli ultimi anni?
    "Come ci si diverte con te Sage, guarda..."
    Lo so, lo so, gli applausi dopo.

    Volete un indizio su quale serie non guarderete mai più con gli stessi occhi dopo il mio post?
    Se vi dicessi che il 28 Marzo dell'845 d.C. i Vichinghi assediarono Parigi?

    Proprio così, si tratta di Vikings. In particolare parleremo dell'ultima parte della Terza Stagione, che riguarda appunto l'assedio di Parigi.

    Si parte con la domanda fondamentale, Ragnar Lodbrok ha effettivamente assediato Parigi?
    Eeeeeeehhhhh... Non esattamente. Cominciamo col dire che Ragnar Lodbrok appartiene a una lunga serie di sovrani semi-leggendari svedesi, le sue gesta vengono narrate nelle saghe poetiche e nel "Gesta Danorum" di Saxo Grammaticus, che però sono risalenti al XII secolo, quindi molto successive a quando dovrebbe essere vissuto, venivano prese per buone al tempo, ma non sono comprovate da fonti storiche certe, molte sembrano riferirsi in realtà a diverse figure storiche realmente esistite, quindi Il buon Ragnar non può essere considerato, a oggi, più che una figura leggendaria. Senza voler esagerare quasi ogni singola incursione vichinga di quel tempo venne in un modo o nell'altro ricondotta a Ragnar o ai suoi figli, che per altro cambiano continuamente nome, numero , data di nascita e di morte a seconda della fonte. Insomma un ottimo personaggio per una serie televisiva, ma non pensate di essere esperti delle invasioni danesi (tutti coloro che venivano dalla scandinavia all'epoca venivano chiamati danesi più o meno indistintamente, non vichinghi) del IX secolo se l'avete vista.
    Passando al fatto storico, effettivamente alla guida delle 120 navi e dei 5000 uomini che assediarono la città c'era un certo Reginherus (probabile latinizzazione di Ragnar) e sì, molti hanno attribuito al leggendario Lodbrok l'impresa, ma sulla sua reale identità ci sono parecchi dubbi. Pare che questo Ragnar fosse un Conte danese e avesse ricevuto dal Re dei Franchi un territorio a Torhout nelle Fiandre, ma poi l'avesse perso, quindi questo assedio fosse anche in parte dovuto alla vendetta e che poi sia tornato in Danimarca dal suo Re.

    Ok, forse non era proprio quel Ragnar, ma almeno l'inganno del battesimo e del funerale con cui ha espugnato la città è avvenuto?
    Assolutamente no. Il Re ovviamente sapeva benissimo che i vichinghi stavano per arrivare, perché risalendo la Senna avevano già razziato Rouen, quindi divise l'esercito sulle due sponde del fiume fuori le mura dell'Île de la Cité (che all'epoca era quasi tutta Parigi in pratica) perché non voleva che i vichinghi razziassero l'Abbazia di Saint Denis. Questo fu un errore strategico pazzesco perché Ragnar attaccò con tutte le sue forze una delle due ali dell'esercito franco, la più piccola e la sconfisse, prese 111 prigionieri e, siccome era un simpaticone, li impiccò tutti su un'isolotto nella Senna, in modo che il resto dei soldati franchi li vedessero dall'altra parte del fiume. Il morale dei franchi ovviamente crollò e si ritirarono. La città fu messa sotto assedio e le mura, che erano in pessime condizioni, non furono sufficienti a fermarli, quindi la saccheggiarono senza alcun inganno. Come se non bastasse, il Re decise di pagare ai norreni un tributo perché se ne andassero, 7000 livre, cioè circa 2570 kg di oro e argento.
    L'episodio dell'inganno, storicamente viene attribuito a tale Hastein, altro capo vichingo anche lui presunto figlio di Ragnar Lodbrok, che razziò in questo modo Luni, città della Liguria perché il pirlone l'aveva scambiata per Roma... Beh non c'erano i navigatori satellitari all'epoca e nemmeno la scuola dell'obbligo.

    Ok ma vedo che continui a dire Re, il fesso che ha pagato il tributo non era l'Imperatore?
    Eeeeeeehhhhh... Non esattamente. Quel patetico vecchio idiota che si vede nella serie dovrebbe essere Carlo il Calvo, Re dei Franchi Occidentali, ma per parafrasare Jonnhy Stecchino, non gli somiglia pe nniente. Tanto per cominciare non era così vecchio all'epoca. Non era nemmeno Imperatore, in effetti il titolo apparteneva al fratellastro di Carlo, Lotario I e le vicende dinastiche dei carolingi sono molto incasinate, perché all'epoca avevano il vizio di dividere i territori tra i figli quindi le corone cambiavano continuamente, per il momento vi basti sapere che lo diventerà soltanto nell'875 quindi ben trent'anni dopo l'assedio di Parigi. Il Re effettivamente venne molto criticato per il pagamento di quel Danegeld (letteralmente pagamento ai Danesi, termine che verrà usato da quel momento in poi per questi tributi ai vichinghi) ma in realtà non è che avesse molta scelta. Le continue lotte dinastiche condotte proprio contro la confinante Lotaringia e in Italia e la scarsa fedeltà e disciplina dei vassalli che tentavano di svincolarsi e rendersi indipendenti, avrebbe reso molto difficile per Carlo radunare un esercito e sconfiggere Ragnar, quindi sostanzialmente scelse il male minore per guadagnare tempo.
    Per altro, ed è assurdo, non c'è traccia dei suoi figli nella serie.

    Aspetta, e la Principessa Gisla che incita i soldati a difendere la città con lo stendardo?
    Oh boy, ecco che partono le cazzate quelle pesanti. La cara Principessa Gisla non era figlia di Carlo il Calvo, ma di Carlo III, detto il Semplice, che di Carlo il Calvo era il nipote. Quindi sì, è storicamente esistita, ma parecchi decenni dopo i fatti narrati dalla serie. E quelle fesserie con lo stendardo benedetto o quello che era, sinceramente dubito siano mai avvenute.

    Ma quindi Gisla non si è sposata con Rollo, dopo che questi ha tradito Ragnar?
    Eeeeeeehhhhh... Non esattamente. Vedete il problema fondamentale di Vikings, soprattutto in questa parte, è che , per motivi a me ignoti, gli sceneggiatori abbiano pensato bene di fondere insieme eventi storici svoltisi a distanza di parecchi anni l'uno dall'altro. Questo è l'esempio perfetto di come abbiano incasinato tutto senza motivo alcuno.
    Il Rollo della serie è ispirato a un personaggio storico effettivamente esistito, Rollone I di Normandia, che però... Non so come dirvelo, non solo non era fratello di Ragnar, ma è anche nato DOPO l'assedio di Parigi di cui stiamo parlando. E allora che cosa hanno combinato gli sceneggiatori? Hanno fuso il primo assedio di Parigi con il secondo. Eh sì, nell'885, a quarant'anni dall'assedio di Ragnar, ci fu un altro assedio vichingo/danese della città e i capi erano proprio Rollone e tale Sigfred. Il Re a quel tempo era sì un Carlo, ma Carlo il Grosso, ultimo Imperatore Carolingio, che all'epoca si trovava in Italia.
    L'assedio questa volta si protrasse a lungo ma i vichinghi non riuscirono a sfondare, molti proseguirono a razziare oltre, trascinando le barche a terra perché i parigini avevano bloccato la Senna, Rollone rimase, senza tradire proprio nessuno. Ma rimase invano perché l'imperatore tornò dall'Italia e lo circondò con l'esercito. Senza combattere comunque, gli fece togliere l'assedio e gli consentì di andare a razziare la Borgogna, che all'epoca era in rivolta (furbo il ciccione XD).
    E quindi il matrimonio? Il matrimonio avvenne molti anni dopo.
    Rollone, sconfitto alla fine anche in Borgogna, tornò indietro e comincio la sua campagna di conquista in Neustria (così veniva chiamata questa regione). Dopo anni di scontro contro l'ennesimo sovrano di nome Carlo, cioè il Semplice, nel 911 (quindi 66 anni dopo quanto dice la serie), capito che nessuno dei due avrebbe prevalso, firmarono il Trattato di Saint-Clair-sur-Epte dove si stabiliva che il sovrano avrebbe concesso ai normanni di insediarsi definitivamente in Neustria, in particolare nel territorio di Rouen (che diventerà quindi il Ducato di Normandia) in modo da fornire al regno protezione contro le invasioni vichinghe che proprio dall'estuario della Senna in Normandia partivano. In seguito, qualche tempo dopo questo trattato, Rollone viene battezzato (nella serie Rollo si fa battezzare in Northumbria), si sposa con Gisla e diventa vassallo di Carlo. C'è un episodio divertente legato al vassallaggio, che prevedeva che il vassallo si inginocchiasse a baciare il piede del Re in atto di sottomissione, cosa che Rollone si rifiutò di fare. Venne fatto uno strappo alla regola, Rollone ordinò a uno dei suoi uomini di farlo al posto suo, ma questi, che non aveva intenzione di inginocchiarsi, o forse non aveva capito, prese il piede del sovrano con la mano per sollevarlo e baciarlo, ma gli alzò la gamba talmente tanto che Carlo cadde a terra scatenando l'ilarità generale. Così è stato tramandato, 9 su 10 che non è mai successo XD
    Rollone quindi diventerà il primo Duca di Normandia e altro che traditore, rimarrà fedelissimo della dinastia Carolingia fino alla fine.

    Aspetta Sage, ti stai dimenticando uno dei personaggi di punta di questa stagione, il vecchio porco ciccione che frustava la sua amante, il conte Odo!
    E come ci si potrebbe dimenticare di lui? Anche qui gli sceneggiatori hanno fatto un casino allucinante. Allora, il tizio in questione, come Rollone, in realtà era Conte di Parigi nel secondo assedio, nell'885. Durante l'assedio di Ragnar il conte di Parigi era tale Leotardo II di cui non so nulla sinceramente e nulla si trova in giro XD.
    Ora non so che impressione vi abbia fatto nella serie, ma Oddone (tutti -one in italiano se ci fate caso XD) è stato colui che ha strenuamente difeso Parigi dai vichinghi (che avevano ucciso il padre, Roberto il Forte, marchese di Neustria, anni prima), è riuscito a superare le linee nemiche, chiedere l'aiuto di Carlo il Grosso in Italia che mandò rinforzi e tornare indietro a difenderla, impedendo di fatto un secondo saccheggio. Alla morte di Carlo il Grosso, i nobili di Neustria, di cui intanto era diventato marchese, come suo padre prima di lui, lo nominarono nuovo Re dei Franchi Occidentali, in opposizione al legittimo erede, Carlo il Semplice. Oddone ebbe una certa reputazione sconfiggendo i Normanni più volte, ma tutte le cose sono destinate a finire. Una congiura volta a riportare Carlo il Semplice sul trono porterà a una guerra tra i due, che però, saggiamente, concluderanno senza particolari spargimenti di sangue. Carlo si riconobbe colpevole di tradimento, Oddone lo perdonò, gli concesse delle terre e lo nominò suo erede. Alla sua morte infatti, Carlo il Semplice divenne Carlo III e fu incoronato Re. Il fratello Roberto però, congiurerà anni dopo contro Carlo il Semplice, che, dopo aver nominato Rollone Duca di Normandia si era dedicato alla conquista della Lotaringia, di cui divenne Re, che apparentemente favoriva, in quanto cominciò a dare cariche amministrative importanti a nobili lorenesi di umili origini. I nobili Neustriani, offesi da questa preferenza di Carlo per il regno vicino, tentarono di imporre Roberto, marchese di Neustria, come nuovo Re, la rivolta armata durerà poco più di un anno. Fu in quest'occasione che Rollone dimostrò la sua fedeltà a Carlo, pur essendo in Neustria, il Ducato di Normandia si schierò a favore del legittimo Re e contribuì alla sconfitta di Roberto.

    Ma quindi Sage ci stai dicendo che Vikings fa schifo e di non guardarlo più?
    Assolutamente no. Vikings è una serie divertente e soprattutto vale la pena guardarlo perché c'è Lagertha <3
    Ma non pensate di imparare niente dalla serie, ecco XD

    PS: Qualche fonte riporta il 29 di Marzo invece del 28 come data dell'assedio. Io lo userò biecamente come scusa per far valere questo post anche per domani XD Era Pasqua comunque, tutti sono d'accordo su questo.
     
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  8. key || ƒromheaven
     
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    HAHAHAHAHAHA



    Ammetto di aver guardato solo la prima stagione (appena è arrivata la roscia a scalzare la Lagertha dei nostri cuori ho capito che non se ne faceva più niente), ma ho sempre sospettato che fosse un po' poco accurata...
    E poi Travis Fimmel fa paura regà.
    C'ha gli occhi da psicopatico vero.
    Roba che ci possono mette lui al posto di Christian Bale, ma vabbè.

    btw, fantastico XD
     
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    Oh, Lagertha splende ancora anche dopo che Ragnar la ripudia, anche più di prima, per diverse stagioni XD comunque sì, l'attore ogni tanto ce l'ha la faccia dello schizzato, ma direi che ci stava bene XD
    Le serie storiche per forza di cose accurate non possono esserlo. Due cose devono fare a parer mio, dare un'idea del periodo e della cultura che rappresentano e intrattenere, queste due cose Vikings le ha fatte, quindi le imprecisioni gli si perdonano, non è un documentario alla fine.

    Ma passiamo all'argomento di oggi.



    Ve la ricordate questa canzone? Politicamente lo scenario in Italia è cambiato così tanto che sembra veramente scritta cent'anni fa e non dieci, ma non è di Caparezza o dell'Italia che voglio parlarvi, bensì del personaggio citato.

    Il 5 Aprile 1794, su ordine di Robespierre, vengono ghigliottinati Georges Jacques Danton e Camille Desmoulins, fondatori e membri di spicco del cosiddetto Club dei Cordiglieri.

    Quindi sì, siamo nuovamente a Parigi, soltanto molti secoli dopo, ad analizzare uno dei personaggi protagonisti della Rivoluzione Francese, uno dei miei periodi storici preferiti, non solo perché si tratta, di fatto, dell'inizio del mondo contemporaneo, uno dei pochi eventi che abbia realmente cambiato la storia per sempre, ma anche e soprattutto per lei. Non lo nascondo, questo anime mi ha pesantemente plagiato, non solo il mio interesse sulla storia probabilmente viene da lì, ma anche la mia fissazione per i personaggi femminili nei GDR XD

    Ma chi era Danton? Essenzialmente un uomo brutto. Ma parecchio brutto, sfigurato da un incidente con un toro e dal vaiolo, grande e grosso, con una voce sgradevole, ma imponente e un ottimo oratore. Nasce in campagna da una famiglia modesta, crescendo si trasferisce a Troyes dove entra in seminario su spinta di uno zio prelato e studia retorica, ma non prenderà mai i voti, inizierà in seguito il suo praticantato legale presso lo studio di un avvocato a Parigi, imparerà il mestiere ascoltando le arringhe dei più famosi avvocati dell'epoca e otterrà nel 1784 la licenza per esercitare la professione, ma senza molto successo a dirla tutta. Sposerà più avanti la figlia di un ricco procuratore, che aveva conosciuto frequentando i caffè e i circoli per intellettuali del tempo e grazie alla dote e all'appoggio di certe zie benestanti riuscì a comprare la licenza di avvocato ai Consigli del Re, divenendo di fatto dipendente della corona, incarico prestigioso e ben pagato. Da quel momento in poi la carriera sembra promettere bene, vince diverse cause e si fa notare per l'abilità oratoria e il latino acquisiti in seminario, sebbene il resto dei consiglieri fosse di ideali monarchici e conservatori, ben diversi da quelli del grosso avvocato liberale, che frequentava ambienti decisamente sovversivi, come l'ex convento dei francescani (detti cordeliers appunto dalla corda che portavano a mo' di cintura sul saio) sede di uno dei distretti del municipio e Palas Royal, i cui giardini erano stati trasformati da Filippo d'Orleans, cugino del re, in un ritrovo per intellettuali illuministi. Tuttavia a Danton i soldi servivano quindi continuò a lavorare per il Re, ma le cose non erano destinate a durare.

    A seguito del fallimento degli Stati Generali e della nascita dell'Assemblea Costituente gli eventi precipitarono e si arrivò alla presa della Bastiglia il 14 Luglio 1789, la data che convenzionalmente si usa per indicare l'inizio della rivoluzione. Danton non partecipò direttamente all'impresa ma il giorno dopo, in maniera molto paracula, con una piccola folla, si diresse alla fortezza, adesso sotto il comando del generale La Fayette, comandante della milizia rivoluzionaria che diverrà poi la Guardia Nazionale e lo arrestò con il pretesto che l'ufficiale non avesse ordini scritti per tenere la fortezza. Lo portò al Comune di Parigi (da non confondere con LA Comune del 1871), governo rivoluzionario cittadino appena formatosi che aveva come sindaco Jean Sylvain Bailly, il quale però liberò immediatamente La Fayette e lo rimandò alla Bastiglia, dando inizio a un lungo scontro politico con Danton e i suoi che durerà a lungo, con Bailly e i suoi che denigravano l'avvocato, mettendo in giro voci che fosse al soldo di vari esponenti politici come il Duca d'Orleans o Mirabeau, e Danton che tentava di farsi eleggere al Comune per combattere il sindaco che si arrogava poteri che non gli spettavano.
    Poco tempo dopo, i rivoluzionari ebbero il sentore che il Re volesse scappare da Versailles verso le Fiandre, da cui aveva fatto arrivare un reggimento dell'esercito per rinforzare la sua scorta. Di conseguenza Danton e altri organizzarono una grande marcia sulla reggia, per costringere il sovrano a trasferirsi a Parigi dove sarebbe stato più facile tenerlo sotto controllo, praticamente prigioniero. La folla, composta soprattutto da donne della città e guidata da La Fayette, arrivò alla reggia il 5 ottobre e Luigi XVI, per evitare uno scontro diretto coi soldati e un massacro delle manifestanti non poté fare altro che accettare, infatti il 6 ottobre si trasferì nella capitale al Palazzo delle Tuileries.
    A seguito della riforma dei distretti elettorali a Parigi, Danton fonda la Società degli Amici dei diritti dell'uomo e del cittadino, che però verrà più spesso indicata come Club dei Cordiglieri, proprio nel vecchio convento dei francescani avrà la sua sede. Questi club rivoluzionari, il più famoso dei quali è sicuramente quello dei Giacobini, erano praticamente degli antenati degli odierni partiti. Quello di Danton si differenziava dagli altri per essere più radicale e a "sinistra", la tassa di iscrizione era di soli 2 soldi quindi se lo potevano permettere anche le classi meno abbienti, ma soprattutto aveva forti tendenze repubblicane, posizione che nei primi anni della rivoluzione era di assoluta minoranza, in quanto quasi tutti i membri dell'Assemblea Costituente erano moderati che desideravano una Monarchia Costituzionale simile a quella Inglese. Visto che per questo non era visto di buon occhio dalla classe media e che godeva soprattutto dell'appoggio popolare di artigiani, contadini e operai , che non potevano votare, Danton non riuscirà a farsi eleggere al Comune.

    Il Re non aveva messo da parte i suoi piani di fuga, infatti il 21 giugno 1791 scappa insieme alla famiglia ma viene riconosciuto e catturato a Varenne e ricondotto a Parigi. Ora questo evento è uno di quelli che farà definitivamente precipitare la situazione. I filo-monarchici dell'Assemblea Costituente, per salvare la monarchia, decisero di nascondere il fatto e, sotto consiglio di La Fayette, il quale doveva essere il responsabile tenere sotto controllo il Re per evitare che fuggisse, decisero di far passare l'accaduto come un rapimento, fu istituita una commissione di inchiesta che, volutamente, sembrava voler far cadere la colpa non sul monarca, ma sui suoi consiglieri.
    La sinistra radicale però, cui Danton apparteneva, non aveva intenzione di bersela e di perdonare il Re, quell'atto era un tradimento alla Costituente e quindi le pressioni per detronizzarlo si acuirono. Fu scritta una petizione e il 17 Luglio dello stesso anno a Campo Marte si radunò una folla con il berretto frigio, simbolo della rivoluzione, per firmarla. Il sindaco Bailly, filo-monarchico, aveva vietato gli assembramenti e inviò la Guardia Nazionale di La Fayette a contenere la protesta. Fu un massacro e lo stesso Danton, con un mandato di cattura sulla capoccia, fu costretto a fuggire per qualche mese in Inghilterra e una volta ritornato in Francia volerà basso e si ritirerà in campagna per qualche tempo.
    Andiamo avanti veloce di qualche mese, la situazione a Parigi cambia, Bailly e La Fayette vengono allontanati proprio in virtù del massacro di Campo Marte, viene eletto sindaco un uomo decisamente più a sinistra e Danton viene nominato sostituto-procuratore.

    La situazione internazionale però peggiora e il 20 aprile 1792 l'Austria dichiara guerra alla Francia, seguita a ruota dalla Prussia. Danton si mostra particolarmente a favore del conflitto, perché soltanto scongiurando l'intervento delle potenze straniere la rivoluzione poteva essere salvata. Il clima in Francia si fa molto teso, serpeggia l'idea che sia stato il Re a richiedere l'intervento dei sovrani stranieri per tornare al potere assoluto e stracciare la Costituzione, i monarchici se la vedono brutta mentre le fazioni più radicali gradatamente assumono il controllo degli eventi. Danton il 14 giugno emana una legge secondo la quale ogni cittadino francese ha diritto a uccidere un "nemico della patria" senza subire ripercussioni, a patto che possa provare che stesse tramando contro la rivoluzione, è proprio lui il primo a sostenere la necessità di « portare il Terrore in una corte perversa » usando un termine che avrà una triste fortuna.
    I primi scontri militari sono a netto sfavore della Francia, tanto che ci si preoccupa seriamente che i tedeschi possano arrivare a Parigi.
    Il 25 luglio 1792, Carlo Guglielmo Ferdinando, duca di Brunswick-Luneburg, comandante delle forze prussiane, pubblicò il cosiddetto Proclama di Brunswick minacciando la cittadinanza di Parigi di una « vendetta esemplare », qualora il re, la regina o i membri della famiglia reale avessero subito « il minimo oltraggio ». Il proclama, invece di intimidire i parigini, venne visto come la definitiva prova della collusione tra il Re e gli stranieri, finalmente Danton ottenne la scusa che voleva. In pochi giorni venne organizzata una nuova insurrezione, questa fu tra l'altro l'occasione in cui venne composta La Marsigliese, una folla di sanculotti, borghesi parigini, bretoni, marsigliesi assaltò il Palazzo delle Tuileries, attacco coordinato tra gli altri anche da Danton, che però, ancora una volta, non vi prese parte in prima persona, mica fesso. Il 10 agosto il Re venne ufficialmente deposto e venne proclamata la Repubblica, della quale Danton assunse il ruolo di Ministro della Giustizia il giorno dopo. Il 13 agosto il Re venne arrestato e finirà sotto processo in dicembre. A novembre, la scoperta di un armadio di ferro segreto alle Tuileries, sotto soffiata del fabbro che l'aveva costruito, porterà alla scoperta di una serie di carteggi tra il Re e vari esponenti di spicco della fazione moderata, tra cui lo scomparso Mirabeau, questi documenti, insieme al suo tentativo di fuga, saranno le principali prove contro di lui al processo, nel quale ovviamente verrà dichiarato colpevole e condannato a morte.

    Per contrastare Austria e Prussia Danton spinse per una campagna di reclutamento massiccio e soprattutto per il sequestro di tutte le armi anche dei privati. Chiunque si fosse opposto sarebbe stato considerato un traditore e ucciso e anche se non ci sono stime certe e non tutti siano concordi nella corresponsabilità di Danton in questi fatti, pare che comunque questi provvedimenti portarono tra l'agosto e il settembre del 1792 a migliaia di morti tra i cittadini francesi che sembravano restii ad appoggiare la causa rivoluzionaria. Sempre nel settembre 1792 Danton fu eletto alla Convenzione Nazionale, organo nato dopo la deposizione del sovrano con in compito di scrivere una nuova costituzione repubblicana e in ottobre dovette lasciare il ministero perché era illegale detenere due cariche.

    Il 1793 sarà l'inizio della fine. Con l'esecuzione del Re e il sempre maggiore accentramento di potere nei comitati parigini i rivoluzionari si erano alienati le simpatie di una larghissima fetta delle popolazione francese oltre che a cementare l'alleanza tra le potenze straniere contro la Francia rivoluzionaria. In questo clima disastroso, una missione dell'esercito rivoluzionario in Belgio, guidato dal generale Dumouriez, sostenuto sia dai girondini (la fazione moderata) sia da Danton, fallì. I francesi vennero sconfitti dal Duca di Coburgo e il generale se la prese con il ministero della guerra. Ormai in rotta con la Convenzione Nazionale, nonostante la difesa di Danton che contava sulla popolarità del generale, questi tradì e passò al nemico , tentando di marciare su Parigi ma i soldati disobbedirono e lui fu costretto alla fuga. Come se non bastasse, la coscrizione di massa, della quale anche Danton era stato fautore, aveva scatenato ribellioni in Vandea, dove la popolazione, tradizionalista, monarchica e cattolica prese le armi contro l'esercito rivoluzionario, scatenando di fatto una guerra civile. Questi avvenimenti scatenarono una serie di sommosse anche a Parigi e segnarono il declino definitivo della fazione moderata e l'ascesa dei giacobini e di Hebért, un altro esponente dei Cordiglieri, decisamente più radicale di Danton .
    Il 10 Marzo su proposta dello stesso Danton venne istituito il Tribunale Rivoluzionario con il compito di processare gli oppositori politici della rivoluzione e il 6 aprile venne istituito il Comitato di Salute Pubblica, una sorta di governo d'emergenza al quale prese parte lo stesso Danton. A seguito della caduta della fazione moderata girondina, fu proprio Danton con i suoi uomini ad assumere una posizione moderata rispetto ai montagnardi (gruppo radicale nei quali militavano oltre a Danton, anche altri esponenti di spicco della rivoluzione come Robespierre e Saint-Just ), cercando di indirizzare l'azione politica a una pace con le potenze straniere, necessaria secondo lui per sedare le rivolte interne, visto che ormai l'esercito francese le stava prendendo un po' ovunque, ma le cose non andranno come previsto. Investito dagli scandali finanziari e dalle accuse di doppio gioco Danton perderà il posto nel Comitato, che da quel momento sarà dominato da Robespierre, con la cui fazione si aprirà un lungo conflitto.
    Questo bellissimo periodo verrà ricordato, usando le parole dello stesso Danton, come il Terrore e sarà caratterizzato dal tentativo di decristianizzazione della Francia, portato avanti dalle fazioni più estreme come quella di Hebért, con il famoso quanto ridicolo calendario rivoluzionario (ve li ricordate quei mesi tipo Termidoro, Germinale, Piovoso, Brumaio, quella roba la? Ecco XD) e soprattutto la Legge dei Sospetti del 17 settembre 1793 dove veniva considerato potenziale indiziato praticamente chiunque non sembrasse appoggiare abbastanza la causa della rivoluzione, ci andavano di mezzo preti, ufficiali, nobili, ma anche gente comune che non era d'accordo con il Comitato. L'11 ottobre il Comune di Parigi stabilì che erano considerabili sospetti «Coloro che non hanno fatto nulla contro la libertà, e non hanno neppure fatto nulla per essa», che voleva dire tutto e niente come potete ben immaginare. Il Tribunale Rivoluzionario nella sua breve ma intensa esistenza condannerà 5.342 persone, delle quali 2.727 a morte.

    Tornando a Danton, lui e il suo amico di vecchia data Desmoulins, il quale aveva iniziato a pubblicare un giornale anti-giacobino, il "Vecchio Cordigliere", cercarono di placare gli animi e spingere politicamente il Comitato a interrompere il periodo di Terrore giudicato oramai completamente fuori controllo. Ovviamente a Robespierre questo non andò giù.
    Il 30 marzo 1794 Danton, Desmoulins e altri dei loro vennero arrestati senza poter parlare alla Convenzione e il 2 aprile cominciò il processo, nel quale vennero tirate fuori vecchie accuse di scandali finanziari di Danton, che all'epoca Robespierre aveva persino difeso, insieme alle solite accuse di doppio gioco e di essere in contatto con gli stranieri. Danton ovviamente sapeva che il processo era una farsa, alla storia sono passate queste parole, che , come tutti i bei discorsi e le belle frasi della storia, non è dato sapere se siano vere o inventate a posteriori:

    «Non ci sarebbe stata alcuna Rivoluzione senza di me, non ci sarebbe la Repubblica senza di me… So che siamo condannati a morte, conosco questo tribunale, sono stato io a crearlo e chiedo perdono a Dio ed agli uomini… Non era nelle intenzioni che divenisse un flagello per il genere umano, bensì un appello, un'ultima disperata risorsa per uomini disperati e gonfi di rabbia… Non sarà necessario trascinarmi a forza sul patibolo… Se io ora difendo me stesso è per difendere quello cui aspiravamo e, più ancora, che abbiamo conseguito e non per salvare la mia vita.»

    Il 5 aprile, calò inesorabile il sipario sulla vita del rivoluzionario e dei suoi uomini.

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